giovedì 9 luglio 2009

Arte e fede


CRISTO, IL SIGNORE DELL'UNIVERSO
La croce ingloba il male e lo trasforma in Amore. (Don Luigi Ciotti)
L'arte e l'amore restano i due galeotti del mio cuore, l'uno al timone e l'altro al remo. (Ramperti)

Ogni artista conosce duri periodi nei quali così arida e vuota è la sua anima da non consentirgli alcuna capacità creativa. Ma, come accade di certe conche alpine le cui acque, che vi affluiscono da ruscelli a torrenti, solo se giungano a tali livello da traboccare in cascata, generano luce e forza, così la vita, per mille rivoli occulti, ricolma a poco a poco l'anima inconsapevole dell'artista, sino a che trabocchi a farsi tela, musica, canto. (Ghiron)

Nel poeta e nell'artista c'è l'infinito. (V. Hugo)

L'arte ha bisogno o di solitudine, o di miseria, o di passione. E' un fiore di roccia, che richiede il vento aspro e il terreno rude.
(A. Dumas figlio)

VANGELO SECONDO GIOVANNI

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dioe il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vitae la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimoneper rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondola luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli rende testimonianzae grida: "Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di memi è passato avanti, perché era prima di me". Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevutoe grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato...

Meditazioni






Concedetemi di essere più bello dentro che di fuori e fate che tutto l'esterno di me sia conforme all'intimo di me e fate che io possa conquistare il bene più prezioso: la sapienza degli uomini moderati, cioè degli uomini religiosi. Se qualcuno di dentro capisce che questi pensieri gli vibrano l'anima, li sente suoi, può benedire di essere al mondo e può dare un bel voto a se stesso. (Mons. Ersilio Tonini)

Un cristiano finché è inquieto può stare tranquillo. (Julien Green)

Chi non sa negarsi qualche cosa di lecito, difficilmente potrà evitare le cose proibite. (Toth Thiamer)



Le città invisibili

Sofronia, città invisibile...


E' questa la mia creazione?...

"Dice il Gran Kan: Tutto è inutile, se l'ultimo approdo non può essere che la città infernale, ed è là in fondo che, in una spirale sempre più stretta, ci risucchia la corrente. E Marco Polo: L'Inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno è quello che è già qui, l'Inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'Inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione ed apprendimento continui: cercare e sapere riconoscere chi e cosa, in mezzo all'Inferno, non è Inferno, e farlo durare, e dargli spazio. (Italo Calvino - Le città invisibili)


Architetti

La città infernale





Voi costruirete poiché la selva profonda è utile all'uomo come la Via Lattea e la pianura dominata dall'alto dei monti. Ma cos'è la vastità della Via Lattea, della pianura e del mare in confronto a quello che offre la notte in mezzo alle pietre quando l'Architetto ha saputo riempirle di silenzio? E voi pure, voi Architetti, diverrete grandi se perderete il gusto delle cose ordinarie... Diventerete grandi solo se le pietre cui pretendete di dare un potere non sono oggetti di comune ed immediata finalità ma piedistalli e scali e mari che conducono a Dio. (da "La Cittadella" di A. de Saint-Exupery)


L'INCANTAGIONE

Penso che gli architetti all'Inferno non ci possono andare. Il motivo è semplice: il giorno in cui ci sarà l'Inferno non ci sarà più spazio per l'Arte, per l'Architettura. Un architetto che non senta stupore non può comunicarlo; stupore vuol dire lo svegliarsi dell'anima di fronte alle cose più grandi di noi. Svegliare l'anima vuol dire vedere se c'è qualcosa di incantevole, che non si produce in quantità ma in qualità. Sono preoccupato perché ho l'impressione che si diventi tutti quasi rassegnati, disincantati, come se una fatalità ci porti verso un degrado senza rimedio. (Mons. Ersilio Tonini)

L'Architettura

Columbus Exposition



Il Tempio Taj Mahali



Vitruvian



« L’architettura, disciplina dell'edificare, sceglie, dirige e giudica i contributi pratici e teorici di molte altre scienze ed arti. (...) il vero architetto dovrà possedere doti intellettuali e attitudine all’apprendere… Sia perciò competente nel campo delle lettere e soprattutto della storia, abile nel disegno e buon matematico; curi la sua preparazione filosofica e musicale; non ignori la medicina, conosca la giurisprudenza e le leggi che regolano i moti degli astri... Dal momento che dunque questa disciplina è così importante, supportata e arricchita da numerose e svariate forme di cultura, non credo che possano definirsi sin da subito a buon diritto architetti, se non coloro che siano giunti alla vetta suprema dell'architettura dopo esser stati nutriti della conoscenza della maggior parte della letteratura e dell'arte, attraverso la salita per questi gradi delle discipline. Ma forse sembrerà sorprendente agli inesperti che una natura umana impari alla perfezione un numero così grande di insegnamenti e li conservi nella memoria. Quando però avranno constatato che tutte le discipline hanno tra loro una sostanziale comunanza di oggetti, si convinceranno che può accadere facilmente; una cultura enciclopedica infatti è come un corpo unico composto da queste membra ». (Vitruvio, architetto del I secolo a.C., De architectura)


Nessuna architettura è più elevata di quella che è semplice. (Ruskin)


L'architettura è una musica congelata. (Schopenhauer)


L'architettura, più che qualunque arte, si connette indissolubilmente con la vita, il carattere, l'aspetto morale di una nazione e di un'epoca. (J. A. Sysmonds)


La materia se la vede ciascuno dinanzi; il contenuto trova soltanto quegli che vi aggiunge qualcosa, e la forma per i più è un segreto. (Goethe)


L'Architettura è una scienza, che è adornata di molte cognizioni, e colla quale si regolano tutti i lavori, che si fanno in ogni arte.

(Marco Vitrusio Pollione)


Pablo Neruda ha detto che il poeta quello che ha da dire, lo dice in poesia, perchè non ha un altro modo di spiegarlo. Io, che faccio l'architetto, la morale non la predico: la disegno e la costruisco. (Renzo Piano)


Se un architetto costruisce per qualcuno una casa e non lo fa solidamente, e perciò la costruzione crolla e colpisce a morte il proprietario, quell'architetto dovrà essere ucciso. (Hammurabi)


L'architettura è una specie di oratoria della potenza per mezzo delle forma.(Nietzsche)


Non c'è architettura tanto altera quanto quella che è semplice.

(John Ruskin)


La donna è analitica, non sintetica. Ha forse mai fatto dell'architettura in tutti questi secoli? Le dica di costruirmi una capanna, non dico un tempio. Non lo può (…) Naturalmente essa non deve essere schiava, ma se io le concedessi il diritto elettorale mi si deriderebbe. (Benito Mussolini)


La pittura agisce su due dimensioni, anche se può suggerirne tre o quattro. La scultura agisce su tre dimensioni, ma l'uomo ne resta all'esterno, separato, guarda da fuori le tre dimensioni. L'architettura invece è come una scultura scavata nel cui interno l'uomo penetra e cammina. (Bruno Zevi)


L'architettura nasce, non si fabbrica; cresce dall'interno e diviene. (Bruno Zevi)

Il faro





Un faro lontano mi ammonisce, forse mi vuol guidare, scandendo un tempo riposato a pause lunghe: così, vedi, più piano, con pace, respiri agiosi e fondi. (Manzini)

Vedo i fari, le sentinelle, ritti e più terribili perché tacciono, violenti e immensi nella tenebra immensa. Alcuni spingono ovunque sguardi di cacciatori affaccendati, altri chinan sui flutti le loro aste d'oro, pescatori delle lenze luminose. (Marinetti)


Gli occhi dei fari piangono lacrime equidistanti. (Cavacchioli)


Lontan lontano, gigantesca lucciola, già splende il faro. (Camerana)